Fluendo Fluendo

Premio Scheggino Donna 2018

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Scheggino è uno di quei luoghi dell’anima dove tutto sembra sospeso tra natura e mito. Come in un centro benessere a cielo aperto, il cammino dei sensi si nutre dell’allegra corsa del fiume Nera e della sua vegetazione fiorente, mentre gli occhi si tuffano nel paesino arroccato che altro non è che un Presepe costruito dalle mani di un Dio fantasioso. Il profumo del legno e del muschio si confonde con quello del tartufo estivo, vero re della tavola e del Borgo.

Scheggino è il Borgo del coraggio e non un coraggio qualsiasi: qui il 23 luglio del 1500 il coraggio si è tinto di rosa. I briganti, convinti di conquistare il Borgo approfittando dell’assenza degli uomini impegnati nella mietitura, sono stati scacciati dalle donne munite di pietre, dardi, pentoloni di olio bollente e arnesi da cucina. Questa forza delle bisnonne delle nonne schegginesi è rimasta impregnata tra le pietre della case basse e accoglienti. Il fiume Nera ancora se la ride!

È in un set così che nasce il Premio Scheggino Donna 2018, che il Sindaco Paola Agabiti ha voluto conferire a donne di coraggio. La mattatrice della serata è stata Vittoriana Abate, donna coraggiosa anche lei che più di venti anni fa è partita da Salerno per rincorrere il suo sogno da cronista diventando poi l’inviato di punta del programma Porta a Porta di Rai1. La storia di vita e professionale dell’On. Lella Golfo, che di donne che lottano la sa lunga, ha incontrato il sudore di Franca Fiacconi, maratoneta italiana che, tra gli altri titoli, ha portato il tricolore sul podio della maratona di New York. Siamo rimasti folgorati dalla storia di coraggio imprenditoriale di Arianna Verucci, proprietaria della Cioccolateria Vetusta Nursia rasa al suolo dal recente terremoto. Il coraggio di ricostruire e di restare lì è tutto femminile. Ci ha fatto sorridere la storia della giornalista parlamentare Paola Tommasi, che per curiosità e spavalderia ha inviato la sua candidatura allo staff di Donald Trump tramite LinkedIn dove è stata arruolata per la campagna elettorale del Presidente degli Stati Uniti d’America.
Ci ha commosso la determinazione di Simona Clivia Zucchett, direttore generale del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, che da etoile ha dovuto ricominciare da capo quando il suo ginocchio, a soli 23 anni, decide di stoppare sogni e carriera. La fermezza di Paola Ghisleri, che nuota tra numeri e cravatte facendo arrossire quotati colleghi, ci ha incantanti e rapiti per le sue statistiche sempre più vere delle altre.

Tutto questo accadeva lontano dai grandi palchi e dai riflettori di certi premi gridati. Questo accadeva nell’elegante giardino del Museo del Tartufo Urbani, all’ombra di alberi secolari con un sottofondo di arpa e pianoforte. Avveniva senza proclami, né quote rosa, né pride, né seni al vento e isterismi cittadini. È lì che ci siamo fermati a parlare, ascoltare, sorridere, ridere e riflettere sul fatto che se le donne abbassassero le braccia il cielo ci cadrebbe addosso!

Ps. Anche Fluendo è stata premiata come laboratorio coraggiosamente creativo, dove le donne sono numericamente superiori agli uomini… e non solo! Grazie Scheggino e arrivederci al prossimo anno.